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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Auto aziendale ad uso promiscuo e riservatezza in materia di assenze del lavoratore
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Auto aziendale ad uso promiscuo e riservatezza in materia di assenze del lavoratore

Commentiamo due interpelli dell’Agenzia delle Entrate in materia di fringe benefit ed auto aziendale ad uso promiscuo ed il provvedimento del Garante della Privacy sulla corretta gestione dei dati sensibili del lavoratore in caso di assenze.

David Trotti, consulente Sede Nazionale

Con l’interpello n.237/2025 l’Agenzia delle Entrate si pronuncia sul tema dei costi di ricarica elettrica per le auto aziendali ad uso promiscuo. L’agenzia ricorda che nelle tabelle ACI usate come base per la valorizzazione del fringe benefit rientra anche il carburante e chiarisce che il concetto di carburante previsto dalle tabelle ACI fa riferimento anche all’elettricità. L’agenzia delle entrate ribadisce che anche se il datore di lavoro fornisce l’energia elettrica per la ricarica dei veicoli concessi in uso promiscuo ai propri dipendenti, la stessa non genera reddito imponibile, in quanto già considerata ai fini della determinazione del valore forfetario riportato nelle tabelle ACI. Inoltre, ribadisce che le spese sostenute dal dipendente per i costi di ricarica dell’auto per l’utilizzo privato del veicolo “non potranno essere portate in diminuzione del valore del veicolo forfetariamente determinato in base alle tabelle ACI al fine di abbattere il valore del fringe benefit da assoggettare a tassazione.”

Con l’interpello n.233/2025 l’Agenzia delle Entrate si pronuncia sul trattamento fiscale delle auto aziendali concesse in uso promiscuo e in particolare di quello degli optional. L’Agenzia ha chiarito che gli optional aggiuntivi richiesti e pagati dal dipendente sull’auto aziendale ad uso promiscuo non riducono il valore del fringe benefit in quanto non sono ricompresi nella valorizzazione determinata nelle tabelle ACI. Difatti le tabelle ACI considerano unicamente i costi standard di esercizio del veicolo.

Con il provvedimento n.10161545 del 23 giugno 2025 il Garante per la protezione dei dati personali si esprime in merito alla questione della riservatezza nella comunicazione delle motivazioni di assenza dei dipendenti da parte del datore di lavoro e la loro affissione mediante bacheche aziendali.
In particolare, chiarisce che la divulgazione liberamente accessibile dal personale dipendente di questi dati può determinare una violazione dei principi in materia di protezione dei dati. Nello specifico quello di “minimizzazione”. Tale principio prevede che i dati siano trattati in maniera adeguata, pertinente e che siano limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per i quali sono trattati. Il Garante chiarisce quindi che la motivazione dell’assenza risulta essere un dato non necessario all’organizzazione interna della turnazione aziendale.

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