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Riabilitazione e AI, Moonwalker: il Robot di ultimissima generazione arriva a Bologna
Giovedì 9 ottobre dalle ore 9:00 nell’aula corsi del Presidio Ospedaliero Accreditato Villa Bellombra doppio appuntamento con la riabilitazione robotica - convegno e inaugurazione Joint lab – e la dimostrazione di Moonwalker: l’innovativo robot per la riabilitazione, ad oggi unico a Bologna e in tutta la regione Emilia-Romagna.
Si chiama Moonwalker il nuovissimo robot per la riabilitazione con cui per la prima volta diventano possibili strategie riabilitative e terapeutiche per il paziente. Un passo in avanti importante, che fa di Bologna il centro di eccellenza per il presente ed il futuro della Riabilitazione.
A finanziare il Moonwalker è l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, che ha scelto di installare il robot a Villa Bellombra nei laboratori (“Joint Lab”) condivisi con il Presidio Ospedaliero Accreditato.
L’inaugurazione dei Joint Lab sarà al centro del convegno “Il Futuro della Riabilitazione” giovedì 9 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 nell’aula corsi del Presidio Ospedaliero Villa Bellombra, in via Casteldebole 10/7 - 40132.
Interverranno, per i saluti istituzionali, il prof. Riccardo Rovatti, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione “Guglielmo Marconi” - DEI e il prof. Paolo Pillastrini, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie - DIBINEM dell’Università di Bologna.
Nella seconda parte del convegno troveranno spazio le relazioni medico-scientifiche in ambito riabilitativo, di teleriabilitazione e robotica che negli ultimi anni hanno dato risposte positive nel trattamento di numerose e gravi patologie.
Bologna si conferma un’eccellenza internazionale per la salute e, in particolare, in campo riabilitativo, grazie anche al costante investimento nelle tecnologie all’avanguardia che migliorano la qualità di vita del paziente.
“La collaborazione tra Villa Bellombra e Università di Bologna, avviata nel 2023 con la sottoscrizione di un Accordo Quadro – afferma la direzione di Villa Bellombra insieme al management del Consorzio Ospedaliero Colibrì - rappresenta un esempio virtuoso di integrazione fra ricerca e cura della persona all’insegna dell’innovazione continua. Essa è anche, nondimeno, un’espressione del ruolo che il privato accreditato può svolgere quale partner integrato e complementare, nell’ambito di un sistema sanitario pubblico e nello specifico della rete sanitaria bolognese”.
JOINT LAB: RICERCATORI E CLINICI UNITI PER LA RIABILITAZIONE
I Joint Lab, saranno animati dai clinici di Villa Bellombra insieme ai ricercatori dei Dipartimenti dell’Università di Bologna: Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie (DIBINEM) e Dipartimento di Elettrica e Informatica “Guglielmo Marconi“ (DEI).
Le attività relative ai Joint lab avverranno a Villa Bellombra, nella moderna palestra robotica, già dotata di due innovative tecnologie: Lokomat, esoscheletro robotizzato utilizzato principalmente per il trattamento dei pazienti con lesioni del midollo spinale, ictus, lesioni cerebrali traumatiche e Armeo power, utilizzato per la riabilitazione precoce altamente intensiva del braccio e della mano.
Da oggi, grazie all’investimento dell’Alma Mater, e ai Joint Lab, trova collocazione la terza tecnologia innovativa, il Moonwalker, con cui il paziente - neurologico, ortopedico o cardiologico - potrà svolgere per la prima volta attività riabilitative di tipo motorio, posturale, cognitivo e cardiorespiratorio.
Moonwalker è un sistema robotico con pedana omnidirezionale che somministra scenari di realtà virtuale immersiva corredati anche di stimoli multisensoriali innovativi quali profumi o brezze di vento coerenti con gli scenari proposti. In tale contesto, il paziente è libero di camminare in qualunque direzione a 360 gradi, attivando con il proprio movimento lo start, lo stop, di accelerare il passo ed ogni altra azione motoria.
Lokomat, Armeo Power e Moonwalker, al centro dei laboratori congiunti fra Villa Bellombra e Università di Bologna aprono per il futuro scenari promettenti per la medicina riabilitativa, dove la personalizzazione e l’intensità delle terapie diventano la chiave per costruire salute e restituire l’autonomia possibile al paziente.
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