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Notizie dalla Liguria

Il Tar di Sicilia accoglie il ricorso dell'Aiop

C'era un errore di calcolo e la riduzione incideva solo sui privati. Secondo il Vice Presidente nazionale Aiop e Presidente Aiop Sicilia, Barbara Cittadini: "Registro, non senza soddisfazione, la sentenza del Tar. Mi auguro che possa costituire presupposto e nuova base per la programmazione della rete ospedaliera regionale. Affinché questa possa, finalmente, essere impostata su una reale e virtuosa collaborazione tra amministrazione e operatori del settore ed abbia come unico obiettivo quello di garantire ai siciliani un sistema sanitario efficiente e di qualità".

La cardiochirurgia italiana rischia il collasso

La cardiochirurgia Italiana negli ultimi dieci anni ha modificato il suo aspetto in funzione di quella che è stata l’evoluzione della popolazione e del trattamento medico ed interventistico. La terapia medica e lo stile di vita dei pazienti sono sicuramente migliorati e l’impiego di procedure trancutane e èaumentato in modo considerevole. Si è passati infatti, da un numero di angioplastiche coronariche di 87.622 nel 2003 a 14.1712 nel 2013. Nella pratica cardiologica sono entrati nuovi mezzi di trattamento non presenti 10 anni fa,come ad esempio l’impianto di valvola aortica per via percutanea, e nel solo2013 sono stati trattati con questa metodica 1.743 pazienti.
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Notizie Aiop Nazionale

Sepsi e ICA: una sfida globale che parte dalla prevenzione ambientale
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Sepsi e ICA: una sfida globale che parte dalla prevenzione ambientale

Dopo il World Sepsis Day 2025, il dibattito resta aperto: serve una strategia integrata. Il sistema PCHS® e l’approccio One Health di COPMA come leve per ridurre il rischio infettivo.

Il 13 settembre scorso si è celebrato il World Sepsis Day 2025, occasione promossa dalla Global Sepsis Alliance per sensibilizzare su una patologia ancora troppo sottovalutata. La sepsi è infatti tra le principali cause di morte a livello globale: ogni tre secondi, una persona muore per questa complicanza.

Colpisce soprattutto i più vulnerabili (neonati, anziani, persone immunodepresse ) e molti dei decessi sarebbero prevenibili, se si agisse su diagnosi precoce, formazione e, soprattutto, prevenzione delle infezioni.

Proprio questo è il punto di contatto tra le strategie internazionali e le politiche di gestione del rischio infettivo all’interno delle strutture sanitarie.

In Italia, ogni anno tra 500 e 700 mila pazienti contraggono un’infezione durante il ricovero, con conseguenze pesanti: aumento della mortalità, sepsi, allungamento della degenza, aggravio dei costi sanitari.

Da tempo le infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono riconosciute come una priorità di sanità pubblica, ma la loro prevenzione richiede un approccio sistemico. Non bastano le misure cliniche: occorre agire anche sull’ambiente.

Lo scorso 31 agosto è entrato in vigore un nuovo assetto normativo sulla disinfezione della cute, che – in attuazione del regolamento europeo sui biocidi – prevede l’utilizzo esclusivo di specialità medicinali per l’antisepsi, con controlli più severi e tracciabilità dei prodotti. Una misura importante per la sicurezza dei pazienti, ma non sufficiente da sola a proteggere gli ambienti.

In questo scenario si inserisce la visione One Health che COPMA porta avanti da anni: una sanificazione ambientale che tutela contemporaneamente la salute umana, quella degli ecosistemi microbici e la sostenibilità degli ambienti di cura.
È la logica alla base del sistema PCHS® – Probiotic Cleaning Hygiene System, che utilizza batteri buoni (probiotici) per stabilizzare le superfici e ridurre in modo significativo la presenza di patogeni e microrganismi resistenti.

A differenza dei metodi tradizionali, il PCHS® non agisce per eliminazione indiscriminata, ma favorisce l’equilibrio microbico, riducendo l’uso di agenti chimici e promuovendo un ambiente più stabile e sicuro.
I benefici sono documentati da oltre 15 anni di studi scientifici indipendenti, che ne dimostrano l’efficacia nella riduzione della carica patogena e nel contenimento della trasmissione batterica, anche in ambienti ad alta complessità.

In un contesto in cui la sepsi resta un indicatore critico per la sicurezza dei pazienti, la sanificazione ambientale deve essere parte della strategia di prevenzione, al pari di farmaci, dispositivi e protocolli clinici.

Investire in sistemi stabili, sostenibili e documentabili come il PCHS® significa agire alla radice del rischio, riducendo la probabilità che le ICA evolvano in infezioni sistemiche gravi.

Il World Sepsis Day ha posto l’attenzione su cinque azioni fondamentali: pianificare, formare, innovare, informare e integrare. COPMA risponde con un sistema che riassume tutte queste azioni in un’unica proposta operativa, in grado di supportare le strutture sanitarie nella prevenzione efficace e duratura.

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