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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Camera: prosegue l'esame in Commissione Affari Sociali del Ddl Prestazioni sanitarie
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Camera: prosegue l'esame in Commissione Affari Sociali del Ddl Prestazioni sanitarie

Presentate 366 proposte emendative e comunicate le relative inammissibilità per estraneità di materia. Di particolare interesse gli emendamenti all'art. 8 e all'art. 10. Il prosieguo dell'esame è previsto per martedì 15 luglio p.v.

Giovedì 10 luglio, presso la commissione Affari Sociali della Camera, è proseguito l'esame in sede referente, del Ddl Prestazioni sanitarie ("Misure di garanzia per l'erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria" - A.C. 2365).
In particolare il Presidente, On. Ciocchetti (FdI), ha comunicato che alla scadenza del termine sono state presentate 366 proposte emendative. Di particolare rilievo gli emendamenti all'art. 8 recante "Disposizioni sui limiti di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati" e all'art. 10 recante "Istituzione di un Fondo per la riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso e misure per l’efficientamento della Rete ospedaliera dell’emergenza sanitaria". 

Proprio tra quelli all'art. 8 è rilevante la presentazione degli identici emendamenti 8.15 Patriarca (FI), 8.16 Giagoni (Lega) e 8.17 Faraone (IV) che consentirebbero alle amministrazioni regionali - ove intendano farlo - di acquisire maggiori prestazioni dagli erogatori di diritto privato accreditati, utilizzando una quota non superiore allo 0,5% del livello annuale del finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, in deroga all'articolo 15, comma 14, del d.l. 95/2012, fermo restando il rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale. L'emendamento prevede inoltre che le Regioni aggiornano e sottopongono al Tavolo di verifica degli adempimenti la programmazione annuale previsionale, nella quale è data evidenza del rispetto dell'equilibrio economico finanziario del servizio sanitario regionale. Nel caso in cui non si verifichi l'equilibrio di bilancio del servizio sanitario regionale, le regioni, nell'esercizio finanziario successivo, pongono in essere i necessari interventi di recupero. Alle medesime regioni è altresì preclusa la facoltà di avvalersi della deroga nell'esercizio successivo a quello in cui è stato verificato il mancato raggiungimento dell'equilibrio di bilancio.

Tale emendamento, si ricorda, è stato proposto dalla Conferenza delle Regioni e delle PA in sede di audizione alla Camera ed è stato condiviso anche dall'Associazione nel corso della propria audizione.

Giovedì 10 luglio in Commissione Affari Sociali sono state dichiarate le inammissibilità e - ex multis - si segnala quella all'emendamento 13.05 Girelli (PD) recante l'interpretazione autentica dell’articolo 30 della legge 27 dicembre 1983, n. 730, che ne modifica il testo precisando che "sono a carico del fondo sanitario nazionale esclusivamente le attività di rilievo sanitario, anche se inscindibilmente connesse a quelle socio-assistenziali, nel rispetto delle disposizioni sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e secondo modalità definite da Regioni e Province autonome, previa valutazione multidimensionale e presa in carico".

Il termine per i ricorsi alle inammissibilità è scaduto sempre nella giornata di giovedì 10 luglio, alle ore 18, e il prosieguo dell'esame è previsto per martedì 15 luglio.

 
QUI il fascicolo degli emendamenti 
QUI il resoconto
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