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Notizie dalla Liguria

La scomparsa del Presidente Gustavo Sciachì

Presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000

Lo scorso 25 marzo si è spento l’avvocato Gustavo Sciachì, presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000. Un lungo tratto di strada che rende evidente la grande stima e la fiducia che l’Associazione ha risposto nella sua persona. La sua presidenza ha attraversato il tratto più lungo dei 50 anni della storia dell’Aiop, incidendo profondamente sullo sviluppo dell’Associazione, portandola ad acquisire soprattutto maggiore credibilità e forza nel confronto con le istituzioni regionali e nazionali.

Vietato curarsi negli ospedali migliori

Intervista al Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, pubblicata su Il Giornale

«Stiamo scivolando verso una situazione inaccettabile - lancia l'allarme Gabriele Pelissero, presidente dell'Aiop -. Invece di migliorare il livello medio nelle regioni che più zoppicano, si vogliono introdurre filtri e blocchi contro le realtà all' avanguardia. E in questo modo, senza che l' opinione pubblica sia stata informata, si toglierà a migliaia di pazienti il potere di scegliere i centri più evoluti. Penso alle migliaia di persone che oggi puntano a Nord per farsi impiantare una protesi all' anca o al ginocchio».

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Notizie Aiop Nazionale

Camera. Le risposte del Ministro della Salute Orazio Schillaci
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Camera. Le risposte del Ministro della Salute Orazio Schillaci

Mercoledì 8 ottobre, presso l'Aula della Camera, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha risposto a un ciclo di interrogazioni.

Mercoledì 8 ottobre, presso l'Aula della Camera, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha risposto a un ciclo di interrogazioni:

- n. 3-02229, indirizzata al Ministro della Salute, in materia di carenza dei medici di medicina generale.

Di seguito i principali punti della risposta del Ministro:

  • con il PNRR sono state finanziate 2.709 borse di studio aggiuntive, il numero di borse per il triennio è stato raddoppiato da 1.400 a 2.900, tra i cicli formativi triennali completamente finanziati fino al 2026;
  • con il decreto-legge n. 202 del 2024 è stata data la possibilità, per i laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti al corso di formazione in medicina generale, di partecipare all'assegnazione di incarichi;
  • per troppo tempo la medicina generale è stata percepita come una professione di serie B, meno prestigio delle specializzazioni ospedaliere, meno riconoscimento economico, meno attrattività per i giovani. Le borse di studio per la formazione in medicina generale sono inferiori a quelle degli specializzandi e ospedalieri;
  • il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge delega che punta a rivoluzionare il sistema delle professioni sanitarie e tra le misure previste, infatti, c'è la rimodulazione completa del percorso formativo. 

QUI la risposta del Ministro

 

- n. 3-02230, indirizzata al Ministro della Salute, in materia di carenze strutturali del SSN.

Di seguito i principali punti della risposta del Ministro:

  • l'estensione dello screening mammografico alle fasce 45-49 e 70-74 anni è un obiettivo prioritario che è stato messo nella proposta della prossima legge di bilancio;
  • è vero che nel 2023 si è registrata una contrazione; quel dato fotografa la transizione post pandemia, quando molte risorse, mobilitate per l'emergenza, sono fisiologicamente rientrate;
  • per quanto riguarda l'estensione dello screening mammografico la mozione alla Camera del 17 settembre 2024, approvata all'unanimità, è stata un punto di svolta. Il confronto parlamentare funziona quando è costruttivo e questo è un esempio virtuoso;
  • il Ministero sta lavorando in stretto coordinamento con le strutture tecniche e con tutte le Regioni per armonizzare l'offerta sul territorio nazionale, diminuire le diseguaglianze e rafforzare la diagnosi precoce con risorse, decreti attuativi, meccanismi premiali e progetti concreti. L'obiettivo è garantire a tutte le donne, ovunque vivano, pari accesso ai programmi di diagnosi precoce che siano di qualità.

QUI la risposta del Ministro

 

- n. 3-02232 indirizzata al Ministro della Salute, in materia di iniziative nella rilevazione dei tempi di attesa.

Di seguito i principali punti della risposta del Ministro:

  • per la prima volta, nella storia del Servizio sanitario nazionale, il problema delle liste di attesa viene affrontato con un approccio strutturale;
  • il Titolo V della Costituzione attribuisce alle Regioni ampia autonomia nella gestione della salute, compresa l'organizzazione dei CUP e delle modalità di prenotazione;
  • esistono 21 sistemi diversi, 21 modi diversi di raccogliere e trasmettere i dati. Da molti mesi il Ministero collabora con Agenas per uniformare e sincronizzare questi sistemi anche con l'introduzione dell'obbligo del CUP unificato. Alcune regioni virtuose, come Lazio e Basilicata, già trasmettono dati in tempo reale;
  • la Piattaforma è operativa e il monitoraggio sta permettendo di intervenire, nel rispetto delle autonomie regionali, in tutte le situazioni in cui si rilevano squilibri;
  • il Piano nazionale di governo delle liste di attesa 2025-2027 è uno strumento di lavoro che permetterà finalmente di avere un quadro completo, di intervenire chirurgicamente sulle criticità, di premiare le eccellenze e correggere le inefficienze.

QUI la risposta del Ministro

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