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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Sepsi e ICA: una sfida globale che parte dalla prevenzione ambientale
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Sepsi e ICA: una sfida globale che parte dalla prevenzione ambientale

Dopo il World Sepsis Day 2025, il dibattito resta aperto: serve una strategia integrata. Il sistema PCHS® e l’approccio One Health di COPMA come leve per ridurre il rischio infettivo.

Il 13 settembre scorso si è celebrato il World Sepsis Day 2025, occasione promossa dalla Global Sepsis Alliance per sensibilizzare su una patologia ancora troppo sottovalutata. La sepsi è infatti tra le principali cause di morte a livello globale: ogni tre secondi, una persona muore per questa complicanza.

Colpisce soprattutto i più vulnerabili (neonati, anziani, persone immunodepresse ) e molti dei decessi sarebbero prevenibili, se si agisse su diagnosi precoce, formazione e, soprattutto, prevenzione delle infezioni.

Proprio questo è il punto di contatto tra le strategie internazionali e le politiche di gestione del rischio infettivo all’interno delle strutture sanitarie.

In Italia, ogni anno tra 500 e 700 mila pazienti contraggono un’infezione durante il ricovero, con conseguenze pesanti: aumento della mortalità, sepsi, allungamento della degenza, aggravio dei costi sanitari.

Da tempo le infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono riconosciute come una priorità di sanità pubblica, ma la loro prevenzione richiede un approccio sistemico. Non bastano le misure cliniche: occorre agire anche sull’ambiente.

Lo scorso 31 agosto è entrato in vigore un nuovo assetto normativo sulla disinfezione della cute, che – in attuazione del regolamento europeo sui biocidi – prevede l’utilizzo esclusivo di specialità medicinali per l’antisepsi, con controlli più severi e tracciabilità dei prodotti. Una misura importante per la sicurezza dei pazienti, ma non sufficiente da sola a proteggere gli ambienti.

In questo scenario si inserisce la visione One Health che COPMA porta avanti da anni: una sanificazione ambientale che tutela contemporaneamente la salute umana, quella degli ecosistemi microbici e la sostenibilità degli ambienti di cura.
È la logica alla base del sistema PCHS® – Probiotic Cleaning Hygiene System, che utilizza batteri buoni (probiotici) per stabilizzare le superfici e ridurre in modo significativo la presenza di patogeni e microrganismi resistenti.

A differenza dei metodi tradizionali, il PCHS® non agisce per eliminazione indiscriminata, ma favorisce l’equilibrio microbico, riducendo l’uso di agenti chimici e promuovendo un ambiente più stabile e sicuro.
I benefici sono documentati da oltre 15 anni di studi scientifici indipendenti, che ne dimostrano l’efficacia nella riduzione della carica patogena e nel contenimento della trasmissione batterica, anche in ambienti ad alta complessità.

In un contesto in cui la sepsi resta un indicatore critico per la sicurezza dei pazienti, la sanificazione ambientale deve essere parte della strategia di prevenzione, al pari di farmaci, dispositivi e protocolli clinici.

Investire in sistemi stabili, sostenibili e documentabili come il PCHS® significa agire alla radice del rischio, riducendo la probabilità che le ICA evolvano in infezioni sistemiche gravi.

Il World Sepsis Day ha posto l’attenzione su cinque azioni fondamentali: pianificare, formare, innovare, informare e integrare. COPMA risponde con un sistema che riassume tutte queste azioni in un’unica proposta operativa, in grado di supportare le strutture sanitarie nella prevenzione efficace e duratura.

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