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Notizie dalla Liguria

Barbara Cittadini è il nuovo Presidente nazionale

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Barbara Cittadini è il nuovo Presidente nazionale

Per la prima volta una donna a capo degli ospedali privati

Barbara Cittadini è stata eletta Presidente nazionale AIOP per il triennio 2018 – 2021, al termine della 54 Assemblea Generale che si è chiusa sabato scorso a Roma. Subentra a Gabriele Pelissero che concluse i suoi sei anni di mandato. Nata a Palermo 51 anni fa, laureata in Scienze Politiche con indirizzo politico-sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1991, dal 1994 è presidente e legale rappresentante della Casa di Cura Candela S.p.A. di Palermo e da luglio 2006 presidente regionale di AIOP Sicilia e da giugno 2012 vice presidente nazionale di AIOP.
Tra gli altri incarichi, Barbara Cittadini è componente del Gruppo tematico Sanità-Scienze della Vita di Confindustria Nazionale e vicepresidente di Confindustria Palermo con delega alla sanità e politiche socio-economiche.
Sono molto soddisfatta di questo risultato e ringrazio gli associati per la fiducia e l’affetto che mi hanno dimostrato. Il primo obiettivo che mi prefiggo per questo mio mandato è quello di rappresentare gli interessi di tutte le aziende AIOP – grandi, medie e piccole – rispettandone e valorizzandone le diversità, perché l’unicità di ogni singola struttura deve essere per noi un’opportunità” afferma Barbara Cittadini. “Da Presidente mi impegnerò a creare nuove forme di collaborazione per potenziare l’intera filiera della salute e il ruolo di AIOP come rappresentante di tutte le tipologie di erogatori che la nostra associazione rappresenta. AIOP è quotidianamente impegnata a soddisfare, in maniera efficiente ed efficace, la domanda di salute degli italiani, che continuano a sceglierci per la qualità che le nostre strutture socio-sanitarie offrono”.
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Notizie Aiop Nazionale


Violazione dell’ordine di reintegrazione e risarcimento del danno

Corte Costituzionale, Sentenza 23 aprile 2018 n. 86

Con la prima sentenza dopo le riforme Fornero e Jobs act, la Corte costituzionale riconosce la natura “risarcitoria” (e non retributiva) all'indennità dovuta al lavoratore che non venga immediatamente reintegrato nel posto di lavoro per ordine del giudice.
Ed invero la Corte affronta il caso di una lavoratrice che aveva proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo con il quale il datore di lavoro le aveva richiesto la restituzione dell’indennità corrispostale per il periodo intercorrente tra la data del licenziamento e la data della sentenza che aveva riformato l’ordinanza di annullamento del licenziamento per giusta causa intimatole e di reintegrazione nel posto di lavoro, emessa a conclusione della fase sommaria.

Prestazioni rese da personale medico per conto di struttura non convenzionata

Per quanto riguarda le Case di cura non convenzionate queste non usufruirebbero del regime di esenzione di cui all’art. 10, n. 18 del D.P.R. n. 633/1972. La prassi dell’amministrazione finanziaria, in tema di regime di esenzione, rileva, solo per le ipotesi di diagnosi, cura e riabilitazione, rese ambulatorialmente da medici e paramedici della struttura al paziente non ricoverato, ovvero nel caso in cui sia la struttura a fornire tale servizio nell’ambito di un rapporto contrattuale diretto con il paziente stesso, l'applicazione dell’aliquota ordinaria al 22%.

Trattamento dei dati e ricerca scientifica tra normativa europea e nazionale

Le regole previste dal GDPR e dalla bozza del decreto di adeguamento

Lo scorso 25 aprile la Commissione europea ha presentato una serie di nuove proposte per facilitare l’utilizzo dei dati all’interno della UE: l’obiettivo dichiarato è spingere l’economia dei dati (secondo i progetti della COM 2017-9 del 10 gennaio 2017 - Costruire una economia dei Dati) per la crescita dei mercati, la creazione di nuovi posti di lavoro (in particolare PMI e start-up) e lo sviluppo della tecnologia.

Nella stessa giornata la Commissione ha emanato nell’ambito dei progetti di sanità digitale una nuova Comunicazione: la COM(2018) 233 (Communication on enabling the digital transformation of health and care in the Digital Single Market; empowering citizens and building a healthier society).
I tre punti cardine sono la possibilità dei cittadini di condividere i loro dati oltre le frontiere nazionali, l’uso dei dati per promuovere la ricerca la prevenzione e la medicina personalizzata, lo sviluppo di strumenti digitali per l'empowerment dei cittadini e l'assistenza sanitaria centrata sulla persona.

Tutti i provvedimenti sono basati su una piena e corretta applicazione del nuovo Reg. UE 2016/679 (c.d. GDPR ovvero General Data Protection Regulation) che diventerà pienamente efficace il prossimo 25 maggio.
Ora, questi obiettivi comunitari potrebbero trovare difficoltà ed ostacoli in Italia in ragione di alcune scelte legislative che sembrano scaturire dalla bozza di decreto di adeguamento del GDPR, ancora oggi in discussione.
In particolare sorgono molti dubbi in relazione alle scelte italiane relative all’uso dei dati nell’ambito della ricerca. Non vi è dubbio infatti che il GDPR, pur mantenendo alto il livello di sicurezza dei dati, sembri voler allargare le maglie per favorire l’utilizzo dei dati in tale settore.

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