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Oneri probatori e prevenzione delle ICA: il valore delle evidenze nella sanificazione
Il sistema PCHS® supporta le direzioni sanitarie nell’assolvere agli oneri probatori, grazie a una sanificazione validata da studi scientifici e verifiche in loco.
Nel governo delle strutture sanitarie, la gestione del rischio clinico assume sempre più spesso anche una dimensione documentale e giuridica. In caso di eventi avversi, audit o contenziosi, alle direzioni sanitarie è richiesto non solo di aver adottato misure preventive efficaci, ma anche di saperle dimostrare in modo oggettivo e tracciabile.
È il principio dell’onere probatorio, che interessa oggi anche aspetti prima considerati “tecnici”, come l’igiene ambientale.
Su questo tema si concentra il quaderno ANMDO “La prova della sicurezza”, curato dal Gruppo Giuridico dell’Associazione e presentato in occasione del 50° Congresso nazionale. Il volume, realizzato anche grazie al contributo non condizionato di COPMA, rappresenta uno strumento operativo per affrontare il tema della sicurezza sotto il profilo della responsabilità gestionale, con particolare attenzione ai processi, alla tracciabilità e alla disponibilità di evidenze.
L’igiene ambientale è una delle aree più critiche da questo punto di vista. Se il rischio infettivo è ben noto, meno diffusa è la consapevolezza che una sanificazione eseguita “secondo abitudine” o senza validazione scientifica possa rappresentare un punto debole proprio in caso di verifica esterna.
Il ricorso a soluzioni tradizionali, spesso affidate a logiche prestazionali (metri quadri/tempo) e poco documentabili, non offre garanzie sufficienti né di efficacia né di tracciabilità. In uno scenario in cui le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) continuano a rappresentare un’emergenza strutturale, è fondamentale poter disporre di sistemi in grado di unire rigore tecnico e trasparenza gestionale.
In questo contesto, il sistema PCHS® – Probiotic Cleaning Hygiene System, promosso da COPMA, rappresenta un’alternativa concreta e già ampiamente validata. Non si tratta di un semplice prodotto detergente, ma di un sistema strutturato che integra:
- protocolli operativi standardizzati;
- impiego di detergenti a base probiotica fondati sul principio della biocompetizione microbica;
- verifiche analitiche periodiche in loco (monitoraggio microbiologico delle superfici);
- tracciabilità completa delle attività svolte;
- e, soprattutto, oltre quindici anni di evidenze scientifiche pubblicate, anche su riviste internazionali.
Tutti questi elementi rendono il PCHS® una risorsa particolarmente utile per le direzioni sanitarie, non solo in termini di efficacia (riduzione delle ICA, stabilità microbica, sostenibilità ambientale), ma anche in termini di capacità di produrre prove documentali solide, sia sul piano gestionale che medico-legale.
Saper prevenire è importante. Saperlo dimostrare lo è ancora di più.
Per questo COPMA ha scelto di contribuire alla diffusione della cultura degli oneri probatori in ambito sanitario, sostenendo iniziative come il quaderno ANMDO e promuovendo un modello di sanificazione che non lascia spazio all’improvvisazione, ma si fonda su dati, protocolli e responsabilità condivisa.