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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Reti oncologiche: AGENAS presenta dati Rapporto 2024
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Reti oncologiche: AGENAS presenta dati Rapporto 2024

Martedì 27 maggio, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ha presentato i dati della sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, condotta nel 2024 analizzando i dati del monitoraggio dell’anno 2023.

Martedì 27 maggio, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ha presentato i dati della sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, condotta nel 2024 analizzando i dati del monitoraggio dell’anno 2023.
In particolare, la rilevazione rientra tra le attività dell’Osservatorio per il monitoraggio delle Reti Oncologiche Regionali (R.O.R.) istituito presso l'AGENAS secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2019 sul documento recante “Revisione delle Linee di indirizzo organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica, che integra l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività territoriale”. Nello specifico, la Rete Oncologica Regionale è il modello organizzativo funzionale che garantisce l’ottimizzazione della presa in carico in termini di percorso, processo ed esito per ciascuna patologia oncologica, si avvale di strumenti tecnico-organizzativi a garanzia di un efficace percorso condiviso, attraverso l’attività in coordinamento funzionale e vede impegnati le Regioni e i professionisti.
 
Il Rapporto presentato conferma una rete oncologica ancora divisacon forti disuguaglianze territoriali:
  • la Toscana è stata una delle prime Regioni ad avere sviluppato un modello “a rete” per l’organizzazione dei servizi oncologici regionali; l'Emilia-Romagna mostra un livello di performance molto elevatoil Veneto risulta come una delle Regioni con le migliori performance, cure tempestive, presa in carico efficace e adesione elevata agli screening;
  • migliorano Campania, Abruzzo, Puglia e Friuli Venezia Giulia, grazie a processi di riorganizzazione in corso, sebbene sia necessario consolidare ulteriormente questi progressi;
  • ancora in difficoltà risultano Calabria, Molise, Basilicata, Marche e Sardegna, penalizzate da reti frammentate, lunghi tempi d’attesa e un’alta mobilità sanitaria in uscita.
Inoltre, per quanto concerne gli screening, dal Rapporto emerge quanto segue: 
  • screening alla mammella: l’estensione è stata del 95%, l’adesione è stata del 49%;
  • screening al colon-retto: l’estensione è stata del 96%, l’adesione è stata del 32%.
  • screening cervice-uterina: l’estensione è stata del 101% (legata probabilmente all’inclusione di una fascia di età allargata), l’adesione è stata del 41%.
QUI il Report sintetico dell'indagine. 
QUI il Report esteso dell'indagine. 
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