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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Reti oncologiche: AGENAS presenta dati Rapporto 2024
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Reti oncologiche: AGENAS presenta dati Rapporto 2024

Martedì 27 maggio, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ha presentato i dati della sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, condotta nel 2024 analizzando i dati del monitoraggio dell’anno 2023.

Martedì 27 maggio, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ha presentato i dati della sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, condotta nel 2024 analizzando i dati del monitoraggio dell’anno 2023.
In particolare, la rilevazione rientra tra le attività dell’Osservatorio per il monitoraggio delle Reti Oncologiche Regionali (R.O.R.) istituito presso l'AGENAS secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2019 sul documento recante “Revisione delle Linee di indirizzo organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica, che integra l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività territoriale”. Nello specifico, la Rete Oncologica Regionale è il modello organizzativo funzionale che garantisce l’ottimizzazione della presa in carico in termini di percorso, processo ed esito per ciascuna patologia oncologica, si avvale di strumenti tecnico-organizzativi a garanzia di un efficace percorso condiviso, attraverso l’attività in coordinamento funzionale e vede impegnati le Regioni e i professionisti.
 
Il Rapporto presentato conferma una rete oncologica ancora divisacon forti disuguaglianze territoriali:
  • la Toscana è stata una delle prime Regioni ad avere sviluppato un modello “a rete” per l’organizzazione dei servizi oncologici regionali; l'Emilia-Romagna mostra un livello di performance molto elevatoil Veneto risulta come una delle Regioni con le migliori performance, cure tempestive, presa in carico efficace e adesione elevata agli screening;
  • migliorano Campania, Abruzzo, Puglia e Friuli Venezia Giulia, grazie a processi di riorganizzazione in corso, sebbene sia necessario consolidare ulteriormente questi progressi;
  • ancora in difficoltà risultano Calabria, Molise, Basilicata, Marche e Sardegna, penalizzate da reti frammentate, lunghi tempi d’attesa e un’alta mobilità sanitaria in uscita.
Inoltre, per quanto concerne gli screening, dal Rapporto emerge quanto segue: 
  • screening alla mammella: l’estensione è stata del 95%, l’adesione è stata del 49%;
  • screening al colon-retto: l’estensione è stata del 96%, l’adesione è stata del 32%.
  • screening cervice-uterina: l’estensione è stata del 101% (legata probabilmente all’inclusione di una fascia di età allargata), l’adesione è stata del 41%.
QUI il Report sintetico dell'indagine. 
QUI il Report esteso dell'indagine. 
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