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CdM approva il Documento di finanza pubblica 2025
Mercoledì 9 aprile, il Consiglio dei Ministri, tra i vari, ha approvato il Documento di finanza pubblica (DFP) 2025. Spesa sanitaria è in crescita costante (da 138,3 a 151,6 miliardi entro il 2027), ma il suo peso sul PIL resta stabile al 6,4%.
Mercoledì 9 aprile, si è riunito il Consiglio dei Ministri n. 123. In particolare, il CdM, tra i vari, ha approvato il Documento di finanza pubblica (DFP) 2025, da inviare alla Commissione europea entro il 30 aprile dopo esame del Parlamento. Il documento arriva dopo appena sei mesi dall’invio alle Camere del Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSBMT) 2025-2029. Pertanto, è principalmente incentrato sulla rendicontazione dei progressi compiuti in questo breve lasso di tempo, in ottemperanza alla normativa dell’Unione Europea, che prevede l’invio alla Commissione europea di una Relazione annuale sui progressi compiuti (Annual Progress Report).
A fronte dell’elevato grado di incertezza che caratterizza il contesto internazionale, il Governo conferma l’approccio prudenziale delle stime elaborate. Le previsioni relative al PIL reale indicano per il 2025 una crescita dello 0,6%, in aumento allo 0,8% nel 2026 e 2027. Tale andamento viene confermato, in base ai dati attualmente disponibili, anche nel 2028. Il quadro di finanza pubblica conferma sostanzialmente quanto previsto nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 dello scorso autunno.
Per l’orizzonte di previsione del documento, si conferma il profilo di deficit previsto dal Piano. Nello specifico, il deficit del 2025 è ancora previsto al 3,3% del PIL. Per quanto riguarda il 2026, le previsioni confermano la stima del 2,8%, coerente con l’obiettivo di uscire dalla Procedura per disavanzo eccessivo. Nel 2027 si prevede un’ulteriore riduzione al 2,6%, per poi chiudere al 2,3% nel 2028. Con riferimento al rapporto debito/PIL, nel periodo oggetto del DFP, si prevede un andamento leggermente più basso di quello indicato nel Piano, con differenze che tendono ad azzerarsi nel corso del periodo stesso.
Per quanto riguarda la sanità, la spesa sanitaria è in crescita costante (da 138,3 a 151,6 miliardi entro il 2027), ma il suo peso sul PIL resta stabile al 6,4%. Anche la spesa per prestazioni sociali, incluse le pensioni, rimane alta, evidenziando una tendenza strutturale nel welfare italiano.